.-**Il sole nella mitologia cinese**-., dieci soli e dodici lune

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.-°Isis°-.
view post Posted on 7/10/2008, 11:58




In tempi antichissimi, quando in cina regnava Yao, successore di Huangdi (l'Imperatore Giallo), di sole non ce n'era uno, ma dieci. Per questo motivo la tradizionale "settimana" cinese è composta da dieci giorni. I dieci soli erano figli dell'Imperatore Celeste Tiandi e della dea Xihe. Ogni giorno quest'ultima li conduceva presso le sponde di un lago sacro in fondo alla Valle della Luce, nell'estremo oriente della Cina. Qui la dea li lavava amorevolmente , dopodichè li metteva ad asgiugare fra i rami di un enorme albero di gelsi chiamato Fu-Shang. Ogni giorno della settimana uno dei dieci soli si levava dal gelso Fu-Shang, e percorrendo l'intera volta celeste, raggiungeva il confine opposto del mondo. Qui andava a posarsi sulle pendici del monte Yen Tzou, dove Xihe lo accoglieva fra le sue braccia e lo riportava alla Valle della Luce. I dieci soli erano legati da grande affetto e per questo non amavano viaggiare in solitudine per tutto il giorno e rivedere gli altri fratelli solo la notte. Così una volta, disubbidendo agli ordini del padre e alle preghiere della madre, decisero di levarsi in cielo tutti insieme. Fu un capriccio dagli effetti devastanti: gli alberi e le coltivazioni nei campi incominciarono a avvizzire, gli uomini e gli animali, prostrati dal grande calo, caddero a terra boccheggianti, le foreste e le montagne vennero devastate da terribili incendi, mentre fiumi, aghi e i mari evaporavano. Costrette dal caldo a fuggire dalle loro tane, le bestie feroci si riversavano nelle città facendo strage di uomini e di animali.I pochi sopravvissuti si rifugiarono nelle grotte, nei templi e eni monasteri, dove invocavano a gran voce gli dei. Anche l'imperatore Yao si rivolse in preghiera all'Imperatore Celeste, pregandolo con voce commossa di salvare gli uomini dai suoi figli sciagurati. Mosso da quelle parole, Tiandi si rivolse ai propri figli in tono benevolo, tentando di convincerli a tornare all'antica abitudine di percorrere il cielo uno alla volta. Ma quelli erano troppo felici di stare uniti e di scorazzare insieme per il cielo, e non diedero ascolto alla richiesta del padre. Allora, anche se a malincuore, l'Imperatore Celeste decise di inviare il principe Hou Yi, l'arciere divino, a dare loro una lezione. Imbracciato l'arco vermiglio e le candide frecce donategli da Tiandi, Hou YI discese sulla terra in compagnia di Cang'er, la sua bellissima sposa. Quando li videro, gli uomini si inchinarono in segno di rispetto, benedicendoli e pregandoli di liberarli da quel calore insopportabile. All'inizio l'idea del principe era quella di spaventare i dieci soli con qualcuna delle sue frecce, in modo che tornassero a seguire gli ordini dell'Imperatore Celeste. Quando però si accrose delle miserevoli condizioni in cui quegli sventati avevano ridotto la terra, e dopo aver constatato per l'ennesima volta quanto grande fosse la loro arroganza, Hou Yi si infuriò. incoccata una freccia nel suo arco poderoso, la puntò verso il cielo e con un solo colpo abbattè il primo dei dieci fratelli. Quindi fu il turno del secondo, del terzo, e così via, fino al nono.Hou Yi stava per scoccare la decima freccia, quando l'imperatore Yao gli si avvicinò e lo pregò di risparmiare almeno l'ultimo dei dieci soli. Infatti, gli spiegò, la vita degli uomini senza alcun sole sarebbe stata ancora più miserevole di quella con i dieci soli insieme. Illuminato daq quelle parole, l'arciere divino risparmiò l'ultimo sole, che è quello che ancora oggi splende sulla Cina e sul resto del mondo.
Nel tempo in cui esistevano dieci soli, c'erano anche dodici lune, una per ogni mese dell'anno. Come succedeva per i soli, anche le lune all'inizio di ogni mese venivano condotte sulle sponde di un lago all'estremo confine orientale del mondo per essere lavate. Da qui, una alla volta, si levavano in volo su di un carro fatato per attraversare tutta la volta celeste. Non si sa come capitò, ma dopo che Hou Yi ebbe abbattuto nove dei dieci soli, anche unidici lune scomparvero e rimase solo quella che vediamo tuttora.
 
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