.-°La pittura rupestre°-.

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.-°Isis°-.
view post Posted on 10/10/2008, 07:45




La figura dell'artista ancora non esiste. L'attività espressiva dell'uomo preistorico è legata alla realtà della vita quotidiana ed è inserita nell'esperienza pratica. Nel periodo paleolitico, l'autore dei dipinti delle caverne è considerato uno stregone. L'immagine, realizzata per i rituali magici, viene prodotta con lo scopo di propiziare il buon esito della caccia o la nascita dei figli. Essa è rivolta agli idoli e agli spiriti della natura, perché intervengano nella vita dell'uomo. Nel periodo neolitico e nell'età del bronzo, le pratiche magiche saranno invece affidate ad una nuova figura: quella del sacerdote. L'immagine acquista il valore di una rappresentazione ed interpretazione del mondo circostante ed entra nella vita come completamento e decorazione dell'ambiente. L'autore delle rappresentazioni, in questo periodo, non è una persona in particolare: tutti costruiscono manufatti, scolpiscono e dipingono, così come concorrono alla costruzione del villaggio. I dipinti e le sculture della Preistoria hanno esercitato un grande fascino sulla cultura moderna. Molti artisti, tra i quali Picasso, li hanno considerati perfetti nella loro istintività e vivacità espressiva. Per gli psicologi, inoltre, essi costituiscono la testimonianza dello sviluppo del pensiero umano. Nell'arco della Preistoria, infatti, l'uomo è partito da un'attività di tipo essenzialmente manipolatorio. In seguito la sua rappresentazione è divenuta naturalistica, cioè ispirata alle forme della natura, per giungere infine, attraverso la formulazione di segni grafici sempre più simbolici e convenzionali, alle soglie della scrittura.
Le testimonianze più significative del periodo paleolitico sono costituite dai dipinti delle caverne (realizzati con le dita, con penne di uccello, con rozzi pennelli, utilizzando colori di origine vegetale e animale) e dalle piccole sculture femminili incise o scolpite con punte acuminate su pietra, corno, osso, o avorio. Osservando la localizzazione delle pitture nelle grotte, colpisce il fatto che esse non si trovano nelle grotte d'ingresso, ben illuminate, ma nelle parti più interne, buie e nascoste. Evidentemente lo scopo dei dipinti non era decorativo: infatti la rappresentazione di animali che forniscono carne, grasso e pelli era considerato di buon auspicio per la caccia. Nelle figure femminili scolpite nella pietra risultano particolarmente accentuati il seno, il ventre e i fianchi: attraverso l'accentuazione delle caratteristiche femminili lo scultore dell'età paleolitica sottolinea la fecondità della donna.
Quando furono rinvenuti per la prima volta questi graffiti, alla metà del XIX secolo, essi vennero considerati primitivi, ma una recente rivalutazione e nuove scoperte ci hanno permesso di comprendere l'importanza dei lavori dell'Età della Pietra, che non sono solamente di alto livello artistico (ovviamente in rapporto allo sviluppo dell'uomo primitivo), ma costituiscono anche degli importanti indizi per una migliore conoscenza della cultura e delle credenze di quell'epoca.
La datazione di queste pitture rimane spesso incerta e non di rado dà luogo a polemiche, in quanto i metodi utilizzati, come quello al radio carbonio, possono essere facilmente "ingannati" da campioni contaminati da materiale più antico o più recente, e ciò avviene con molta facilità all'interno delle caverne.
I soggetti più comuni nelle pitture rupestri sono i grandi animali selvaggi, come il bisonte, il cavallo, il cervo e l'orso; sono spesso presenti anche impronte umane. L'antropologo Lévy-Bruhl (1857-1939) ha riconosciuto delle regolarità nelle rappresentazioni di bovini ed equini e nelle associazioni di questi rispettivamente al sesso femminile e al sesso maschile.
I più conosciuti reperti si trovano nelle località di:
Lascaux in Francia
La Marche, nell'area di Lussac-les-Chateaux, (Francia)
Grotta Chauvet, presso Pont d'Arc (Francia)
Grotte di Altamira in Spagna
Ukhahlamba-Drakensberg, Sudafrica (ora datati a circa 3.000 anni fa, i dipinti della popolazione San - che vi si stabilì attorno a 8.000 anni fa - rappresentano animali e uomini, e si ritiene che abbiano un valore religioso.)
 
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S o n i a
view post Posted on 25/11/2008, 21:02




Segnalo anche il sito di Djulirri, nel Nord dell'Australia, dove recentemente sono state riscoperte migliaia di incisioni rupestri che vanno da 15 mila anni fa ai giorni nostri. Queste incisioni documentano il contatto e gli scambi avvenuti nei secoli con altre culture, in particolare con i Makassan indigeni della città di Ujungpandang (Makassar) sull'isola indonesiana Sulawesi, probabilmente centinaia d'anni prima della colonizzazione britannica.
Si tratta di una vera e propria storia illustrata della vita degli aborigeni australiani, dalla preistoria all'era moderna, che aiuterà a riscivere la storia del continente australiano.

Per saperne di più: news.nationalgeographic.com in lingua inglese

Piccola galleria fotografica: www.corriere.it/gallery

P.S.: Se non è la sezione giusta, spostate pure.
 
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1 replies since 10/10/2008, 07:45   4088 views
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