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| La mitologia racconta che Afrodite (Venere nel mondo Latino) fosse figlia di Zeus e Dione, e che fosse nata dalla spuma del mare che bagna l'isola di Cipro. Esistono due versioni di questo mito: una raccontato de Esiodo nella "Teogonia" e l'altra da Omero.
Secondo il poeta della Beozia, Afrodite nacque prima delle altre divinità olimpiche: quando il titano Crono recise i genitali di Urano, padre di Afrodite, questi finirono in mare ed il sangue ed i semi in essi contenuti generarono la spuma marina che galleggiò fino al mare vicino Cipro, dove nacque la dea (il nome Afrodite deriva dal Greco "aphros", cioè "spuma"). Secondo Esiodo, dunque, Afrodite non ebbe infanzia nè fanciullezza, ma venne al mondo come donna già formata. Questa versione del mito è nota come "Versione della Conchiglia" ed è quella che probabilmente ispirò Botticelli per la sua "Nascita di Venere".
La versione Omerica (nota anche come "Versione dei Cherubini") racconta, invece, che Afrodite nacque dall'unione di Zeus e Dione, ninfa degli oceani. In seguito, la dea andò in sposa ad Efesto ma trascurò spesso i suoi doveri domestici, dedicandosi esclusivamente ai suoi molti amori sia divini, come ad esempio Ares, sia mortali, come per esempio Anchise da cui ebbe come figlio Enea. Altri figli nati dalle sue numerose relazioni furono Eros, Deimos, Phobos ed Armonia che andò in sposa a Cadmo
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