| La grande epica del Mahabharata descrive lo scontro politico e militare dei due clan aristocratici dei Kaurava e dei Pandava per il possibile possesso di un regno nella valle del Gange. La sua composizione in forma orale si colloca generalmente intorno all'800 a.C., ma il testo ebbe diverse interpolazioni, anche a distanza di molti secoli. è a tutt'oggi il più lungo poema mai scritto al mondo.
L'immagine tramandata dal Mahabharata è quella di grandi case di proprietari terrieri che si dedicano alla caccia, al gioco dei dai, alle competizioni agonistiche dei guerrieri, agli intrighi dinastici e si disputano con le armi un fertile territorio agricolo circondato da selve impenetrabili. Le residenze delle casate dominanti che, seconddo i dati archeologici, dovevano essre poco più che grandi costruzioni in legno o fango composte di sue o tre stanze, sono miticamente travisate dai testi epici in opulente, sfarzose (e improbabili) regge. Lo scontro finale avviene nella pianura di Kurukshetra; alla vicenda prendono parte uomini, geni, demoni e divinità.
Il Mahabharata sembra riferirsi ai reali avvenimentidella prima metà del I millennio a.C.: lo dimostrerebbe il rinvenimento di importanti stratigrafie databili a quel periodo in quasi tutti i centri citati nel poema.
L'altra grande epica indiana, il Ramayana, è più tarda di alcuni secoli. Il Ramayana racconta di come il terribile demone Ravana, signore dell'isola di Ceylon, rapisca Sita, sposa di Rama, per portarla nel suo palazzo,e di come la ragazza resista ai suoi assalti. Infine Rama, aiutato dal fratello di lei e dall'esercito delle scimmie, capitanate dal loro fedelissimo e coraggioso re Hanuman, darà l'assalto alla fortezza di Ravana e riavrà la sua sposa: dubiterà dela fedeltà di lei ma sarà smentito da possenti prodigi divini.
La composizione - che ispirò innumerevoli lavori artistici in India e nel sud-est asiatico, per millenni - sembra celebrare in forma mitica l'espansione della cultura ariana nelle regioni meridionali del subcontinente indiano
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